Salute & Benessere

Congiuntivite nel gatto: cause, sintomi e rimedi

Uno dei problemi oculari più comuni e frequenti nei gatti è la congiuntivite: è molto fastidiosa per il micio e quasi mai regredisce da sola, se non quando si presenta nelle forme più lievi. Per questo motivo, la congiuntivite nel gatto va curata bene e con tempestività, poiché se sottovalutata potrebbe portare anche a danni seri agli occhi.

In questo articolo, vi parliamo delle principali cause della congiuntivite nel gatto e vi diamo qualche utile suggerimento per riconoscerne velocemente i sintomi, così da iniziare le cure più adatte insieme al vostro veterinario di fiducia.

Cos’è la congiuntivite

Avete notato che il vostro gatto lacrima da un occhio o, peggio ancora, da entrambi? A quanto pare, si tratta proprio di congiuntivite. Si tratta di un’infiammazione delle mucose dell’occhio che nei gattini con meno di sei mesi di vita si presenta con molta facilità: in quei casi, il più delle volte, sarà un farmaco a uso topico da applicare per qualche giorno a risolvere tutto. Ma se il gatto è più grande, il veterinario potrebbe scegliere di effettuare delle analisi più approfondite per verificarne la sua natura, poiché la congiuntivite può anche essere sintomo di malattie più gravi.

Le cause della congiuntivite possono essere di vario tipo e vengono classificate anche a seconda della loro origine, che può essere allergica, parassitaria, infettiva o traumatica. In alcuni casi, può anche essere causata da un freddo eccessivo o da un colpo di calore. Quindi, per diagnosticare esattamente la congiuntivite e capire quale sia la cura più adatta, la prima cosa da fare è rivolgersi al veterinario.

I sintomi della congiuntivite nel gatto

Generalmente, oltre alla lacrimazione, il gatto presenta anche un arrossamento degli occhi e mostra fastidio se esposto alla luce. Inoltre, con gli occhi gonfi, diventa visibile la terza palpebra. Come dicevamo, esistono diversi tipi di congiuntivite nel gatto, tra cui:

  • Congiuntivite cerosa: è la più facile da curare e sintomi sono lievi. Si ha quando la membrana oculare è leggermente infiammata e la lacrimazione è liquida e trasparente. Generalmente può essere causata da polvere e allergie.
  • Congiuntivite follicolare: la lacrimazione è più densa e assume la consistenza di muco. Di solito questo tipo di congiuntivite è causata da un’infezione o da una allergia.
  • Congiuntivite purulenta: si tratta di una complicazione di quella cerosa, nel caso in cui questa peggiori a causa di infezioni secondarie, causate da batteri. In questo caso non siamo più davant a una lacrimazione trasparente, ma le secrezioni diventano molto dense, simili al pus, e formano delle croste. Nel caso in cui siano colpiti entrambi gli occhi, è un campanello d’allarme di una conseguenza di una possibile malattia respiratoria virale.

Come curare la congiuntivite del gatto

Davanti a sintomi evidenti come quelli che abbiamo appena descritto, non c’è da perdere tempo: occorre fissare una visita dal vostro veterinario di fiducia. Non bisogna mai fare l’errore di sottovalutare la congiuntivite, perché questa può anche evolversi in patologie più gravi come cheratite, uveite o ulcera corneale.

Nel caso di una forma lieve di congiuntivite, sarà lo stesso veterinario a consigliarvi alcuni rimedi naturali, come per esempio pulire la rima palpebrale con una garza sterile inumidita con camomilla o hamamelis, per un’azione decongestionante dell’occhio. Davanti a una congiuntivite di origine batterica, invece, il veterinario vi consiglierà un collirio o un unguento antibiotico.

Alcune raccomandazioni finali

La congiuntivite nel gatto è un sintomo di un sistema immunitario non proprio perfetto. Ricordatevi che solo con un’alimentazione corretta il vostro micio potrà avere delle difese immunitarie resistenti. A seconda della serietà del tipo di congiuntivite contratta, il veterinario potrebbe indicarvi alcuni aggiustamenti nella sua dieta. Se non lo fa direttamente, chiedete voi un consiglio!

Se il gatto con la congiuntivite vive con altri mici, la cosa migliore è isolarlo per qualche giorno, così da evitare il contagio. Al tempo stesso, lava e disinfetta tutti i loro oggetti, soprattutto quelli che utilizzano in comune.

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