Ecco perché il gatto si arrabbia
I gatti sono pezzi di cuore, esseri speciali con cui condividiamo gran parte delle nostre giornate, tra fusa e coccole varie. Ma un po’ come tutti gli esseri viventi, anche i gatti amano talvolta starsene da soli senza che nessuno gli rompa le scatole. Ecco perché saper riconoscere un gatto arrabbiato è importante per evitare incomprensioni con l’animale che, magari, potrebbe reagire male davanti a un vostro comportamento in apparenza normale.
Imparare a riconoscere gli stati d’animo del gatto, gran parte dei quali espressi attraverso il linguaggio del corpo, è importante per poter puntare a una convivenza migliore. In questo articolo, vi mostriamo i comportamenti tipici di un gatto arrabbiato e cinque cose che contribuiscono a infastidirlo notevolmente.
Gatto arrabbiato, i comportamenti classici
Quando il micio è arrabbiato, farà in modo di farvelo capire, anche solo con un’occhiata di sdegno. E voi, da bravi Gattolici, imparerete presto a capire che avete sbagliato qualcosa. Ecco gli atteggiamenti più comuni che indicano che il vostro gatto è furioso.
Ringhia. Sì, lo fa come se fosse un cagnolino. Generalmente, lo fa sia quando si prova a costringerlo a fare qualcosa o quando ha a che fare con altri mici che magari lo stressano (esempio, un gattino piccolo che vuol giocare con uno grande, che invece non ne ha voglia). Il ringhio è l’avvertimento che non vuole essere disturbato ulteriormente e fareste bene a girare alla larga. L’unica soluzione è lasciarlo in pace: allontanatevi fisicamente e cercate di ignorarlo per un po’. Sarà lui stesso a farvi capire che è più tranquillo, quando lo vorrà. A quel punto, provate a dargli uno dei suoi cibi preferiti o giocare un po’”.
Si nasconde. Il gatto arrabbiato tenderà a comportarsi allo stesso modo di quando è un po’ infelice e andrà a cercarsi un posto dove poter stare tranquillo. Può capitare che si infili sotto qualche mobile o sotto la cucina, oppure dritto sotto le lenzuola del vostro letto. Anche in questo caso, assecondarlo è la cosa migliore da fare. Con i suoi tempi, sbollirà la rabbia e verrà fuori. Ricordatevi che i gatti hanno bisogno di spazi e tempi molto diversi da quelli dell’uomo e che bisogna sempre rispettarli.
Appiattisce le orecchie. Un altro segnale che il vostro gatto non sta gradendo le attenzioni è legato alla posizione delle sue orecchie. Quando le schiaccia verso la testa, significa che il micio è sulla difensiva e quindi non vuole essere stuzzicato. Non provate a forzarlo, perché potrebbe facilmente graffiarvi.
Rifiuta il gioco. Quando il gatto è arrabbiato è facile che rifiuti anche di giocare con i suoi oggetti preferiti e resti lì a guardarvi da lontano. Questo succede anche perché i gatti tendono ad annoiarsi nel giocare sempre con le stesse cose, poiché amano avere sempre nuovi stimoli. Questo è il motivo per cui decidono spesso di ignorare bellamente i classici giochini e invece si esaltano con una semplice scatola di cartone.
Perché il gatto si arrabbia?
Ma cosa rende davvero un gatto irrequieto o arrabbiato? A volte, sono semplicemente alcuni nostri atteggiamenti, magari fatti in buona fede, ma che possono mettere il micio a disagio.
- Troppi rumori e urla. I gatti non amano la confusione e si infastidiscono quando gli si parla a voce troppo alta. Figuriamoci, poi, se dovesse ricevere un rimprovero con un tono di voce alto: oltre a non servire a nulla (a parte terrorizzarlo) il micio si sentirà ancora più frustrato e tenderà a ripetere il comportamento errato. Uno stress per tutti.
- Cercare di convincerlo a fare qualcosa. È bene tenere a mente che il gatto si comporta in maniera totalmente opposta al cane che, notoriamente, tende a obbedire all’umano. Il micio, pur comprendendo il comando, se ne infischia altamente e decide lui – sempre con i suoi famosi tempi biblici – se accontentarvi oppure no. Quando lo costringete a fare qualcosa, anche semplicemente farlo scendere dal tavolo, vi farà capire che lo state infastidendo e potrebbe anche piantarvi un bel morsetto a mo’ di ripicca. Sì, a volta i gatti sanno essere vendicativi!
- Troppe attenzioni per il suo mantello. Ci sono gatti che adorano essere spazzolati, altri che proprio lo odiano. Se notate che il vostro micio non ama il guanto per essere spazzolato, lasciate stare. Sarà lui stesso a pensare alla propria igiene personale e passerà molto tempo a leccarsi per avere un pelo sempre lucido e togliere il resto. Se il vostro gatto non ama essere spazzolato, potrete comunque aiutarlo a eliminare naturalmente i possibili boli di pelo con una pasta al malto apposita.
- Non disturbatelo quando dorme. Lo sappiamo, è dura starli a guardare mentre dormono e la tentazione di andarli ad accarezzare e baciare è sempre molto forte. Tuttavia, il sonno di un gatto è sacro, quindi dovrete imparare a non disturbarli. Interrompere il loro sonnellino è qualcosa che li fa andare su tutte le furie!
- La lettiera sporca. I gatti sono animali che tengono alla pulizia e questo vale anche per la lettiera. Uno degli errori più comuni che noi esseri umani possiamo commettere spesso è pulirla raramente. Il micio mal sopporta una lettiera sporca e per farvi capire che pretende maggiore pulizia, può ben pensare di urinare nel lavabo o nella vasca: è il suo modo per farvi capire che vuole la lettiera più pulita!